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società dei servizi

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società dei servizi - nei commenti

Il sindaco di Cannero sulla frana: "impossibile garantire la sicurezza del cantiere" - 4 Dicembre 2014 - 22:14

se queste sono certezze......
Invece di ringraziare la Navigazione e i suoi dipendenti che che mi sembra facciano il possibile per garantire almeno il passaggio minimo per chi lavora e studia , qualche ben pensante di occulta intelligenza pensa al fatto che qualcuno ci guadagni no sapendo che: * i servizi integrativi che vengono effettuati sono in perdita e non vengono compensati se non in parte con gli introiti * vengono usati tutti i traghetti e personale in regime di straordinario per smaltire quanto possibile il traffico e agevolare il flusso straordinario e lenire "la sopportazione" dei più * se entrano più soldi nelle casse della NLM (che fa lavorare oltre ai dipendenti fissi anche circa 25 ragazzi solo a Verbania) vuol dire che lo stato risparmia (quindi noi !!!) * la società autostrade non vedo come possa aver visto incrementati i propri incassi non essendo interessata al transito ( a meno che abbia una galleria segreta sotto cannero-cannobio) Quindi TUTTI colpevoli !!!! TUTTI contro TUTTI !!!! Va bene lamentarsi e si può anche comprendere il malcontento generale ma forse una visione meno colpevolistica di chi tenta di venire incontro ai frontalieri sarebbe gradita ..... Grazie

NCD e Comunità.vb: "No alla chiusura dei Dea" - 8 Novembre 2014 - 17:36

Cosa ha buttato via il VCO
Per guardare un po' al di la del nostro naso, estrapolato dal sito "architetturasostenibile.it", e per sapere cosa il VCO ha buttato via: "Secondo Renzo Piano il primo passo da fare nella società attuale, sarebbe quello di “recuperare una visione umanistica dell’ospedale”. Dopo aver preso in rassegna le tipologie ospedaliere ottocentesca(a padiglione) e novecentesca (monoblocco), l’architetto ha criticamente estrapolato e mixato le caratteristiche positive di entrambe. Se da un lato la prima, a padiglioni, denotava una certa attenzione alla persona, anche grazie alla presenza di alberi e giardini negli spazi aperti, con l’evoluzione e l’avanzamento tecnologico, si è presentata una spersonalizzazione ed il presentarsi di una serie di difetti. Pian piano alla tipologia ottocentesca si è poi sostituita quella monoblocco che ha il vantaggio di non essere più dispersiva, e riuscire, quindi, a contenere tutto nello stesso edificio, con evidente maggior funzionalità. Si è però persa la “visione umanistica”. Una visione moderna. Una visione critica di questo tipo permette di comprendere errori ed aspetti positivi del passato: l’idea di un unico edificio, grigio e privo di verde, ormai è superata, e non mette a proprio agio chi deve fruire dei suoi spazi. Non bastano più una serie di fredde nozioni funzionali, dimensionali ed ingegneristiche per progettare un buon ospedale: è necessario un approccio umanistico. I tempi sono cambiati: bisogna riflettere sullo stato d’animo di chi subisce direttamente o indirettamente un ricovero e cercare, con la concezione dell’edificio, di rendere questo momento meno traumatico possibile. Si potrebbero enunciare una serie di punti, proveniente da una profonda analisi: • Umanizzazione: lo spazio e l’ambiente in cui si trova il degente devono essere a misura d’uomo, sicuri e confortevoli, garantire benessere e privacy. • Urbanità: l’ospedale non deve essere un edificio isolato ed avulso dal tessuto urbano in cui si colloca, ma esserne parte integrante e comunicare con esso. • Innovazione: la flessibilità deve essere alla base della concezione architettonica, garantendo cambiamenti secondo le esigenze terapeutiche, tecnologiche, organizzative e formali. • Affidabilità: tranquillità e fiducia rispetto all’ospedale dipendono anche dalla sicurezza ambientale, tecnico–costruttiva, impiantistica ed igienica del luogo. • Ricerca: nell’ospedale deve essere presente una sezione dedicata alla ricerca clinico–scientifica che, favorisca aggiornamento ed adeguamento alle ultime novità sul campo. • Formazione: l’ospedale deve essere attrezzato adeguatamente per l’aggiornamento professionale e culturale, per medici interni ed esterni, infermieri, tecnici e chi si occupa della gestione. Alla luce di questi punti si può dire che il modello più consono sarebbe quello che prevede vari edifici inseriti nel verde. In tal modo i flussi di persone sarebbero selezionati e suddivisi per usi. Il verde, oltre a svolgere la funzione di barriera acustica, assorbe lo smog, crea un microclima ed abbassa le temperature estive, dà pace e serenità ai degenti, aiutandoli nella terapia di riabilitazione. Il piano terra potrebbe assumere carattere più urbano rispetto al passato, essere reso più dinamico prevedendo una serie di servizi connessi alla tipologia ospedaliera, che spesso non sono presenti: bar, edicola, lavanderia, negozi, fiorai, parrucchiere. I limiti tra verde, edificio ospedaliero e città non devono essere rigidi come in passato; nella progettazione e realizzazione devono confluire sicuramente efficienza e sostenibilità".

Piscine: Società Sportiva Insubrika risponde a M5S - 26 Ottobre 2014 - 10:53

piscina.com
Cari gestori, lo sappiamo che per statuto certe società, come ad esempio la vostra, devono chiudere i bilanci in pari perchè lo prevede il vostro statuto in quanto non a scopo di lucro, ma le gestioni, come in questo caso della piscina di Verbania, comportano giri di denaro che entrano inevitabilmente in tasca dei singoli componenti di queste società; sappiamo poi che i bilanci di queste società, più delle volte sono rigorosamente in rosso, questo per dimostrare ai proprietari (in questo caso il popolo), che le spese superano i ricavi, il che sta a significare voler rivedere e rinegoziare i termini dell'appalto per diminuire le spese di gestione; c'è anche da dire che queste manovre, "pseudo giustificate", vanno però a compromettere la qualità della gestione e dei servizi che vengono offerti. Va detto, e tutti lo sappiamo, che questi tipi di gestioni sono sempre un punto di domanda per via di tutta una serie di problemi legati alle manutenzioni delle strutture e dei manufatti (nel caso della piscina a causa dell'età), ma penso che un gestore accorto, al momento del bando, verifichi e metta in cantiere tutte le problematiche prima di partecipare e/o accettare, non far credere poi al popolo che sia sempre come a Pasqua, con tante sorprese! perchè il popolo, anche se a volte soccombe, non è scemo!

Piscina comunale chiusa dall'Asl - 5 Ottobre 2014 - 12:03

C'è sotto di più
Sono un assiduo frequentatore della piscina, e voglio portare la mia testimonianza: l'impianto, la qualità dell'acqua, la pulizia, la presenza del personale di servizio, i servizi di ristorazione, sono innegabilmente e notevolmente migliorati rispetto agli anni passati. Per la pulizia dei locali, in particolare, devo dire che il personale addetto effettua continui interventi, al limite del maniacale e, mi pare, anche a detta di tutti gli altri frequentatori, sull'igiene si possa solo avere giudizi positivi. La società Insubrika, da quando ha la gestione dell'impianto, inoltre, ha effettuato interventi di manutenzione straordinaria su filtri e pompe e ha sostituito le porte degli spogliatoi. Detto questo, la stessa società , lo scorso anno ha interrotto il rapporto di collaborazione con alcune persone che, non accettando la decisione, hanno fatto ricorso sindacale. Mi domando, non è che, per caso, dietro questa improvvisa e mirata visita dell'ASL, vi si un nesso con il burrascoso rapporto con gli ex collaboratori?

CNA Piemonte Nord: spariscono gli artigiani - 28 Settembre 2014 - 18:32

le finte associazioni
Fatevi un esame di coscienza, se gli artigiani sono in via di estinzione buona parte delle colpe sono vostre. Avete mai fatto l'interesse degli artigiani? Io credo proprio di no, se così fosse l'associazione avrebbe dovuto mettere al primo posto nei lori sforzi e pensieri l'aiuto alla categoria. Invece avete creato un conflitto d'interessi enorme, creando un infinità di società srl ed enti mangiasoldi, qualche esempio? Ebap e Sanarti senza dimenticare srl di servizi o casse per il credito intestate a chi? Io credo che una vera associazione dovrebbe essere composta in maggioranza dagli stessi artigiani, inoltre non dovrebbe fare utili, gli utili andrebbero adoperati per abbattere i costi dei vari balzelli che vi inventate di volta in volta o ad aiutare chi è in difficoltà, avrei molte altre colpe da addebitarvi ma sarebbe lunga da esporre la mia posizione. Ps forse se i vostri dirigenti andassero in giro con auto normali sarebbe un segnale è si potrebbe magari ridurre l'importo della tessera annuale:-)

Lega Nord su sanità e punto nascite - 21 Settembre 2014 - 22:16

La sanità del futuro
Eppure ci sarebbe la possibilità di evolvere anche in campo sanitario. Vi allego un estratto del progetto di Renzo Piano dell'ospedale del futuro. intanto che noi litighiamo per il nostro pollaio, altri volano alto. Buona lettura. RENZO PIANO: LA VISIONE SULLA TIPOLOGIA OSPEDALIERA E CRITERI D'INTERVENTO SOSTENIBILI Un'analisi tipologica. Secondo Renzo Piano il primo passo da fare nella società attuale, sarebbe quello di "recuperare una visione umanistica dell'ospedale". Dopo aver preso in rassegna le tipologie ospedaliere ottocentesca (a padiglione) e novecentesca (monoblocco), l'architetto ha criticamente estrapolato e mixato le caratteristiche positive di entrambe. Se da un lato la prima, a padiglioni, denotava una certa attenzione alla persona, anche grazie alla presenza di alberi e giardini negli spazi aperti, con l'evoluzione e l'avanzamento tecnologico, si è presentata una spersonalizzazione ed il presentarsi di una serie di difetti. Pian piano alla tipologia ottocentesca si è poi sostituita quella monoblocco che ha il vantaggio di non essere più dispersiva, e riuscire, quindi, a contenere tutto nello stesso edificio, con evidente maggior funzionalità. Si è però persa la "visione umanistica". Una visione moderna. Una visione critica di questo tipo permette di comprendere errori ed aspetti positivi del passato: l'idea di un unico edificio, grigio e privo di verde, ormai è superata, e non mette a proprio agio chi deve fruire dei suoi spazi. Non bastano più una serie di fredde nozioni funzionali, dimensionali ed ingegneristiche per progettare un buon ospedale: è necessario un approccio umanistico. I tempi sono cambiati: bisogna riflettere sullo stato d'animo di chi subisce direttamente o indirettamente un ricovero e cercare, con la concezione dell'edificio, di rendere questo momento meno traumatico possibile. Si potrebbero enunciare una serie di punti, proveniente da una profonda analisi: Umanizzazione: lo spazio e l'ambiente in cui si trova il degente devono essere a misura d’uomo, sicuri e confortevoli, garantire benessere e privacy. Urbanità: l’ospedale non deve essere un edificio isolato ed avulso dal tessuto urbano in cui si colloca, ma esserne parte integrante e comunicare con esso. Innovazione: la flessibilità deve essere alla base della concezione architettonica, garantendo cambiamenti secondo le esigenze terapeutiche, tecnologiche, organizzative e formali. Affidabilità: tranquillità e fiducia rispetto all'ospedale dipendono anche dalla sicurezza ambientale, tecnico-costruttiva, impiantistica ed igienica del luogo. Ricerca: nell’ospedale deve essere presente una sezione dedicata alla ricerca clinico-scientifica che, favorisca aggiornamento ed adeguamento alle ultime novità sul campo. Formazione: l’ospedale deve essere attrezzato adeguatamente per l'aggiornamento professionale e culturale, per medici interni ed esterni, infermieri, tecnici e chi si occupa della gestione. Alla luce di questi punti si può dire che il modello più consono sarebbe quello che prevede vari edifici inseriti nel verde. In tal modo i flussi di persone sarebbero selezionati e suddivisi per usi. Il verde, oltre a svolgere la funzione di barriera acustica, assorbe lo smog, crea un microclima ed abbassa le temperature estive, dà pace e serenità ai degenti, aiutandoli nella terapia di riabilitazione. Il piano terra potrebbe assumere carattere più urbano rispetto al passato, essere reso più dinamico prevedendo una serie di servizi connessi alla tipologia ospedaliera, che spesso non sono presenti: bar, edicola, lavanderia, negozi, fiorai, parrucchiere. I limiti tra verde, edificio ospedaliero e città non devono essere rigidi come in passato; nella progettazione e realizzazione devono confluire sicuramente efficienza e sostenibilità.

Adigest: sul canile "continue maldicenze e calunnie" - 31 Agosto 2014 - 00:45

ADIGEST la farsa continua...
Eccoci di nuovo...che una società cerchi di vendere i suoi prodotti esaltandone le qualità è più che lecito, che una ditta non faccia menzione dei difetti della produzione è meno leale, ma ciò che sta accadendo al canile è quantomeno surreale! Tra le "variegate" quanto assurde affermazioni di Adigest scopriamo con vivo stupore che sarebbero presenti "Educatori cinofili" pronti a prodigare consigli utili agli sprovveduti volontari: da quanto ci risulta, un paio d'ore alla settimana compare una, e una sola, educatrice cinofila? Comportamentalista? Comportamentista? Ancora non si sa bene quali siano i suoi titoli, le sue competenze e l'esperienza acquisita; quello che invece è molto chiaro è che ha una fifa blu dei cani. Ora mi chiedo, affrontereste una navigazione affidando la vostra vita a un marinaio che ha paura dell'acqua? Credo proprio di no! Quindi i volontari, che non sono poi tanto sprovveduti e incompetenti per consigli e consulenze si rivolgono ad altri timonieri esperti e titolati. Poi, per carità, tra i tanti c'è sempre qualcuno che davanti al palco dell'illusionista, con gli occhi sgranati e la bocca aperta esclama: "Ooohhh...!!!!" Peccato che malgrado la "non collaborazione" dell'Associazione con gli (la? chi?) esperti in questi due mesi le adozioni risultino numerose, forse Adigest si è persa qualche numero. Il resto si commenta da solo, altre persone hanno già replicato in modo esauriente. Come ho detto all'inizio, chi vende (prodotti, servizi o altro) per vendere è possibile che esageri, che falsi un poco la realtà, ma qui viene stravolta con l'aggravante di un vittimismo patetico e al tempo stesso arrogante. Mi chiedo solo come sia possibile che in qualche nicchia dell'Amministrazione Comunale si caldeggi l'ingresso di Adigest, mostrando senza troppo pudore le proprie simpatie, sostenendo l'insostenibile e negando la realtà dei fatti, il tutto spendendo denaro pubblico. La commedia continua...a quale atto si alzerà il sipario?

Parcheggio multi piano "odissea" in ascensore - 14 Luglio 2014 - 14:44

servizio segnalazioni on-line
Buongiorno, dispiaciuto per quanto accaduto, ringrazio i Signori che hanno voluto segnalare su queste pagine l'accaduto. Per rendere ancora più diretta e celere la comunicazione credo giusto ricordare (chiedendo anche ai siti di informazione di darne visibilità) che il Comune di Verbania ha attivato da diversi anni un servizio di segnalazione on-line sul proprio sito internet istituzionale, all'indirizzo: http://servizi.comune.verbania.it/et/ In esso sono inoltre pubblicati i contatti d'emergenza delle società di servizi (luce, gas, nettezza urbana, trasporti, ecc.) attivi nel territorio comunale, così da rendere più celere la segnalazione ma soprattutto la risoluzione del problema: http://www.comune.verbania.it/servizi-al-cittadino/Lavori-Pubblici/Segnalazioni-guasti-e-manutenzioni Mi preme comunque sottolineare che la presenza di questi strumenti non sostituisce l'attenzione e l'impegno di amministratori e tecnici comunali che ogni giorno si impegnano per garantire ed incrementare la qualità dei servizi che la città di Verbania rivolge a tutti i cittadini presenti nel territorio, siano essi italiani o stranieri. Per quest'ultimi l'impegno dell'Amministrazione è quello di rendere accessibili le informazioni più utili attraverso la traduzione in diverse lingue del materiale prodotto. Grazie a tutti i cittadini per il loro importante contributo alla città. Cordiali saluti, Marco Tartari Consigliere Comunale Verbania Gruppo Partito Democratico

Gruppo "Una Verbania Possibile" su sanità a Verbania - 13 Luglio 2014 - 19:21

Nadia
Gentile Sig.ra Nadia, non so che professione faccia ma credo molte persone possano avere avuto esperienze positive al San Raffaele e negative nei nostri ospedalini o viceversa. Io farei un discorso più ad ampio raggio, ad esempio sul tipo di sanità che vogliamo in Italia. Diversa da regione a regione o più razionale? Vogliamo che gli ospedali siano efficienti o basta che ci siano? Vogliamo che la marea di tasse che paghiamo possa offrirci un servizio "gratuito", ovvero che i ticket non siano necessari perchè già coperti con le nostre tasse o si deve continuare a pagare per avere servizi inefficienti? Vogliamo avere ospedali piccoli ed economicamente in perdita o strutture più organizzate che possano offrire un servizio a 360 gradi senza rimbalzare da un ospedale ad un altro, magari rimettendoci le penne? Vede, io sono dell'idea che uno stato che funzioni debba offrire ai cittadini una controprestazione ad un pagamento, come un qualsiasi scambio commerciale. A fronte di una tassa esigo, pretendo, voglio un servizio efficiente. Come dicono gli statunitensi, no taxation without representation. Ovviamente la salute non è una caramella, ma il principio è lo stesso. Abbiamo passato anni a sprecare e disperdere soldi pubblici per costruire ospedali e poi abbandonarli, per non parlare di altro. La questione come vede si allarga al rapporto tra stato e cittadino. Parafrasando Totò: siamo sudditi o cittadini? Comunque rimango dell'idea che una sanità efficiente debba prevedere ospedali multifunzionali e all'avanguardia. Pochi ma buoni. Il problema dello spostamento delle persone può, anzi deve essere affrontato migliorando le infrastrutture, i trasporti, l'efficienza dei soccorsi. Non serve avere 5 ospedali sotto casa per poi non essere in grado di assistere un ferito con una particolare criticità. L'elisoccorso non deve fare il giro degli ospedali del VCO o del Piemonte, ma mirare immediatamente alla struttura più adatta, che però deve essere efficiente alla massima potenza. Come si può pensare di trasformare le strutture di Verbania e Domo in ospedali con queste caratteristiche? Vede, purtroppo le condizioni in cui versa il nostro paese sono anche e forse soprattutto colpa di una idea di società che definirei simil socialista, in cui il cittadino subisce lo stato in una logica di sudditanza legata a principi ideologici comunisti, invece che evolvere in una democrazia occidentale liberale. E questo condiziona tutta la nostra vita, compreso il diritto ad essere curati, che viene distorto ad arte con l'idea che la sanità deve essere pubblica, che la spesa sanitaria non si deve toccare, che gli ospedali devono rimanere anche se fanno perdere soldi e non sono efficienti. Perchè? Perchè lo dicono la Costituzione, la Chiesa, il sindacato, i no TAV, i girotondini, il CSM. Ovvero chi non vuole che le cose cambino, a prescindere. Speriamo, Sig.ra Nadia, che questo pistolotto che ho patrorito non l'abbia annoiata troppo.

Marchionini: dal M5S "scuse pelose" - 19 Maggio 2014 - 11:51

Confrontiamo le caselle penali?
Matteo Renzi Relativamente a quando era presidente della provincia di Firenze la giustizia contabile ha contestato la categoria di inquadramento di quattro persone nello staff, dichiarate dallo stesso procuratore totalmente estranee a famiglia e amicizie di Renzi, assunte presso la provincia di Firenze, a tempo determinato in categoria D (laureati) anziché C (non laureati), con uno stipendio di 1.200 euro al mese anziché di 1.150, in violazione delle disposizioni riguardanti la contrattazione collettiva del comparto. Il 5 agosto 2011 è stato condannato in primo grado, insieme ad altre venti persone, dalla Corte dei conti della Toscana per "danno erariale a seguito di errore tecnico" al pagamento di una somma totale di 50 000 euro, di cui 14 000 a carico di Renzi, gli altri a venti persone fra colleghi di giunta e funzionari. La richiesta della procura era stata inizialmente di un totale di 2 milioni e 155 mila euro, con dunque una significativa riduzione dei termini dell'accusa al termine del primo grado di giudizio. Renzi ha impugnato comunque in appello la sentenza, confidando in un'ulteriore revisione del caso e conseguente decadimento delle accuse.[19][98][99][100][101] L'8 ottobre 2012, Alessandro Maiorano, un dipendente del Comune di Firenze, ha presentato un esposto alla Guardia di Finanza per denunciare il fatto che il presidente di provincia e poi sindaco Matteo Renzi usufruisca di contributi pensionistici dirigenziali, essendo stato messo in aspettativa dall'azienda di famiglia CHIL srl, in cui era stato assunto come dirigente 8 mesi prima di essere messo in aspettativa per via dell'elezione a presidente della provincia.[102][103][104] La questione è stata liquidata come una possibile ricerca di vendetta professionale da parte del dipendente, e comunque a più riprese contestualizzata e spiegata come un piano di riordino delle cariche interno all'azienda, che ha avuto come conseguenza la nomina del futuro candidato sindaco a dirigente.[100] In ogni caso non è partito alcun procedimento penale a suo carico. Nel marzo 2014 la procura di Firenze ha aperto un'inchiesta senza indagati, per fare chiarezza sulla casa di Firenze dove Renzi ha preso la residenza dal 2011 al 2013, il cui affitto è sempre stato pagato dall'imprenditore Marco Carrai[105] (Marco Carrai ha ottenuto svariati incarichi in società controllate dal Comune e appalti dall’amministrazione).[106] Renzi ha tenuto a chiarire che non è preoccupato dall'assimilabilità tra il suo caso e altri noti precedenti di immobili acquistati "a propria insaputa", in quanto quella non era "la casa di Renzi, pagata da Carrai" bensì "la casa di Carrai, pagata da Carrai", della quale aveva usufruito in virtù dell'amicizia con l'imprenditore e della vicinanza a Palazzo Vecchio.[100] Tra il 2004 e il 2009 è presidente della Provincia di Firenze;[12] alle elezioni del 12 e 13 giugno 2004 ottiene il 58,8% dei voti, in rappresentanza di una coalizione di centro-sinistra.[17] In linea con il suo messaggio di lotta alla cosiddetta casta politica e agli sprechi sostiene di avere, durante il suo mandato, diminuito le tasse provinciali, diminuito il numero del personale e dimezzato i dirigenti dell'ente fiorentino.[19] Tuttavia nel 2012 la Corte dei conti ha aperto un'indagine sulle spese di rappresentanza effettuate dalla Provincia durante il mandato di Renzi, che ammontano a circa 600 000 euro[20][21] e nell'articolo del 16 settembre 2012 pubblicato da Il Fatto Quotidiano dal titolo: "Firenze, Danno erariale da 6 milioni nella gestione di Renzi in Provincia", si evince che Il ministero del Tesoro indaga su Florence Multimedia, società in house voluta da Matteo Renzi, il quale avrebbe concesso un affidamento di servizi alla suddetta società per un importo superiore al previsto".[22] (da Wikipedia)

Squadra Nautica: banchetto solidale - 22 Aprile 2014 - 12:00

Volontariato
Tanto di cappello a quei pochi che ancora credono e fanno del puro e semplice volontariato, purtroppo oggi, all'insaputa del 80% della popolazione, queste "pseudo associazioni", sono in realtà delle vere e proprie attività d'impresa, con tanto di partita IVA e degli stipendiati pagati dalla collettività tramite convenzioni stipulate con le ASL; pensate che addirittura fanno raccolte di oblazioni (denaro) e si fanno regalare mezzi (ambulanze, auto mediche, imbarcazioni), mettono questi mezzi a disposizione della ASL; però, anziché chiedere una sorta di affitto, mettono l'intero costo dei mezzi in ammortamento sui costi complessivi presentati alle ASL; della serie si fanno ripagare per nuovo dalla collettività ciò che qualcuno gli ha donato. Alla faccia, bel modo di definirsi associazioni di volontariato! Tra l'altro tutto in barba a società regolari, che pagano le tasse a pieno senza particolari benefit, le quali non riescono a vincere gli appalti per questi tipi di servizi (alla collettività costerebbero meno), ma vengono penalizzate già in partenza per via dei ribassi presentati da queste realtà privilegiate (si definiscono onlus!). Tanto per far capire come funziona il ménage: Qualche anno fa un ex volontario di Verbania appartenente ad una di queste "associazioni", si è dimesso e ha aperto la partita IVA e ha comperato dei mezzi per dare inizio ad una regolare attività di trasporto persone da ospedale a ospedale; QUESTE "ASSOCIAZIONI LOCALI" GLI HANNO FATTO UNA GUERRA SPIETATA, PER LAVORARE HA DOVUTO ANDARSENE A BIELLA E VERCELLI. CA PI TO !!!!!

Nobili risponde a Trapani sull'ospedale unico - 20 Febbraio 2014 - 14:40

un bel tacer...
Massimo Nobili: Omegnese d'origine, ha iniziato la sua carriera politica come consigliere comunale dal 1980 al 1985 nel comune di Loreglia; è stato poi segretario provinciale di Forza Italia dal 2000 al 2005. Ha inoltre ricoperto le cariche di presidente della SAIA S.p.A. (società Aree Industriali e Artigianali) a Verbania, di presidente del Tecnoparco del Lago Maggiore S.p.A., di presidente della SPL (servizi Pubblici Locali S.r.l) a Omegna, di responsabile delle relazioni esterne dell'ASL del Verbano Cusio Ossola (VCO) a Omegna, e di commissario della Fondazione Cariplo del VCO dal 2000 al 2007. Nel 2006 ha inoltre promosso la nascita della Fondazione Comunitaria del VCO, che opera per scopi di beneficenza. È stato eletto Presidente della Provincia nel turno elettorale del 2009 (elezioni del 6 e 7 giugno), raccogliendo il 57,5% dei voti in rappresentanza di una coalizione di centrodestra. È sostenuto, in consiglio provinciale, da una maggioranza costituita da: Popolo della Libertà Lega Nord lista Nuove Prospettive per Massimo Nobili lista Pensionati Il mandato amministrativo scade nel 2014. Ricopre inoltre i seguenti incarichi (da visura camerale) presidente dell'Unione Province Piemontesi consigliere della Fondazione delle Province del Nord Ovest, "Fondazione Minoprio Istituto Tecnico Superiore per le nuove tecnologie per la vita" - per brevita' "Fondazione Minoprio", Vertemate con Minoprio (CO); Consigliere dal 05/02/2009. Azienda servizi Ambientali 3G - soc. cons. a r.l, Pieve Emanuele (MI) -- Presidente del Consiglio di Amministrazione dal 19/02/2010. Centro Ortopedico di Quadrante s.p.a. - societa' per azioni -- Omegna (vb) -- Consigliere dal 23/03/2011. Eurofidi societa' consortile di garanzia collettiva fidi s.c.p.a. - societa' consortile per azioni -- Torino -- Presidente dal 15 maggio 2012 (indennità 4o mila euro lorde annue) Eurocons, società di consulenza per le imprese, Presidente dal luglio 2012 Minoprio Analisi e Certificazioni s.r.l. - societa' a responsabilita' limitata - Vertemate con Minoprio (CO) -- consigliere dal 01/07/2009. Cesa spa - societa' per azioni -- Verbania -- Presidente del Consiglio di Amministrazione dal 29/04/2009 al luglio 2011, con indennità da 31 mila euro annue.

Lega attacca Reschigna con manifesti in città - 17 Febbraio 2014 - 16:59

Partecipare
Ricorda le bassezze e i mezzucci di "Zingaropoli" di Pisapia a Milano, che intanto ha ripulito il centro di Milano dal 30% delle auto, attivato una commissione antimafia scandalosamente prima assente in una città del genere e, a proposito, ha bloccato il vecchio Pgt intrallazzone e sventraparchi della Moratti, ha esaminato tutte le osservazioni presentate dai cittadini, più di 40000, accolte oltre il 40% (con Moratti si era ad un penoso 8%), realizzazato 20mila alloggi di edilizia sociale, preservato i parchi e cascine da destinare a progetti di pubblica utilità, investimento su servizi convenzionati e tanto altro. La Lega a livello nazionale con Salvini sta facendo il gioco del M5s radicalizzando e semplificando le questioni, dimenticando che la democrazia ha delle regole e per governare deve fare dei compromessi e che il "popolo" siamo noi e siamo loro; non esiste una classe degli onesti e una dei furbi, ma delle organizzazioni che funzionano democraticamente e cercano di promuovere una visione della società differente. Il gioco della lega "onesta" e antipartitocratica è durato poco, e poco durerà quello di Grillo&co, purtroppo non senza danni per tutti però. Credo che molto passi da una fruizione delle informazioni distorta, nessuno ha voglia o tempo di approfondire e confrontarsi sul serio, si montanto polemiche e casi per fare bagarre e non cambiare mai niente. La storia ricorda come un problema sia percepito non solo in base alla sua realtà ed esistenza, ma per il fatto che ci venga incessantemente raccontato. Con ciò non si intende non dire che i potenti della politica (e anche, si ricordi, cquelli dell'industria, dell'informazione, ecc) non MAGNINO a sbafo, bastino i due ventenni italiani a dimostrarlo, ma che bisognerebbe, come si ricordava in un altro post di commento all'ennesima lettera scandalistica di movimenti e partiti che quando fa comodo si tirano sempre fuori, cominciare A STUDIARE, e soprattutto a PARTECIPARE alla vita pubblica e politica. Allora sì che si potrà pensare di diventare protagonisti seri del cambiamento della politica.

PdCI: bollette salate alle case popolari - 25 Gennaio 2014 - 12:08

bollette care
Posso solo essere solidale con questi cittadini, ma come al solito, tutto questo, grazie ad una politica fallimentare, poi si vede chi ne paga le spese e si deve pure leccare le ferite. Si certo sempre e solo la politica che combina sti casini, sono proprio loro che scelgono gli amministratori per gestire tutte queste società di servizi (gas, luce, acqua, ecc. ecc.), sono gli amici dei politici che sono stati trombati dalla politica; sapete, quando uno è sempre stato abituato a mangiare tanto non si accontenta poi del panino, allora, come per magia, per evitare che da trombato invidioso e incavolato vada in giro a raccontare le porcate che ha sempre visto, gli si da un posticino ben remunerato per continuare ancora a mangiare, magari non più a 4 ma a 3 ganasse. cari amici l'ho detto più volte, dobbiamo essere noi, popolo, a riprenderci il nostro paese, utilizzando quella parte sana e istruita di nostri concittadini, a cui imponiamo delle regole precise e pretendendo dei risultati: capacità imprenditoriale, si certo, perchè gestire bene una comunità significa fare risultati positivi e non disastri come questi che abbiamo ora e, se non riescono, o iniziano a "perdersi" VANNO A CASA SUBITO! Continuando così, a subire e lamentarci senza reagire, lasciando ancora sta gente (di qualunque parte e colore, tanto sono tutti uguali), capace solo di promettere delle gran balle elettorali, non penso che avremo un buon futuro! Buona salute!

170 chilometri per partorire 2 gemelli: muore la bimba - 8 Gennaio 2014 - 10:01

Trasporti di soccorso
Questo fatto ha davvero dell'incredibile, ma guardate che non è isolato, di queste brutte storie ne capitano tutti i giorni. Sapete perché? oggi non esistono più quelle che una volta erano delle vere e proprie associazioni di volontariato che prestavano la loro opera completamente A GRATIS. Gli equipaggi dei mezzi di soccorso che vedete oggi sfrecciare per le città sono composti per l'80% da stipendiati pagati in convenzione dalle ASL. Queste società camuffate da associazioni, fanno attività d'impresa beneficiando delle agevolazioni fiscali previste da appositi Decreti. Qualunque società regolare, quando partecipa ad una gara d'appalto per il trasporto di persone, resta fuori dai giochi contro queste pseudo "associazioni", con i benefici fiscali che hanno entrano dovunque. Chiedete alle ASL cosa costa mantenere ognuna di queste "associazioni", cifre da paura. Tra l'altro, se una persona indigente non può pagare la tariffa chilometrica che impongono, per non dire no (li scopre troppo), dicono di avere solo il personale per coprire il 118, per forza vengono pagati di più! Qualche anno fa, un privato cittadino di Verbania, ha voluto aprire una società regolare di servizi per trasporto infermi sul nostro territorio, bene, queste lobbi gli hanno fatto una guerra spietata tanto che ha dovuto andare a lavorare nel biellese e nel vercellese. Vogliamo parlare di donazioni di mezzi? Queste realtà si fanno regalare, donare mezzi da banche, privati, strutture pubbliche poi, dopo pochi anni le mettono completamente in ammortamento alle ASL per i servizi che svolgono, terminato il periodo di operatività rivendono questi mezzi sul mercato dell'usato di questi particolari mezzi. Fate il conto di quanto incassano! A già, ma si definiscono di volontariato. Le 7 ore d'attesa per quegli sfortunati genitori , vanno imputate anche a questo modus operandi di queste "associazioni", che, nonostante le convenzioni, nonostante l'enorme esigenza di mezzi per i diversi territori, hanno la sfrontatezza di fare la guerra a chi si vuole regolarmente mettere in discussione per far fronte alle carenze, aprendo regolari società di servizi e pagando tutte LE TASSE!

CATTANEO NEWS 25 ottobre 2013 - 29 Ottobre 2013 - 12:33

Per Matteo Baccan
Buongiorno Matteo, mi chiamo Emanuele Carcerano e sono l'amministratore Delegato della DSI Design, società che ha realizzato il portale SiByeCom. Ho letto con interesse la tua analisi tecnica e mi congratulo con te, per il tempo sicuramente prezioso che hai utilizzato per analizzare il portale ma che nello stesso tempo si evince un forte interesse per questa iniziativa. Per questa ragione, ho deciso di risponderti, senza ovviamente nessuna povera polemica, siamo consapevoli che alcune cose devono essere ottimizzate al fine di garantirne la migliore performance, ma come ben sai, un progetto nasce da un'idea, l'idea prende forma e diventa realtà e si ottimizza nel tempo in relazione a un lavoro costante per la definizione e il raggiungimento di una strategia di miglioramento economico e sociale, basata su un concetto di sviluppo avanzato che abbia il suo punto di forza nella capacità di aggiungere valore al sistema dei prodotti, dei servizi e delle imprese verso un mercato globale sempre più esigente. Pertanto, non ti elenco su cosa non sono d'accordo nella tua analisi, dovrei risponderti punto punto e non mi sembra il caso e anche molto sterile. Ciò che posso dirti è di continuare a seguirci, da parte nostra cercheremo di conquistarti per fa sì che tu possa diventare un amico per SiByeCom. Con gratitudine, un caro saluto. Emanuele.

Esposto contro gare Offshore - 27 Agosto 2013 - 14:34

Sicurezza, fattori economici ed ambientali
Sono tre i temi, da trattare separatamente, che la vicenda risalta. Il primo, quello dell’esposto, è la sicurezza del pubblico che prescinde in maniera assoluta dagli altri due: ben ha fatto Legambiente a denunciare carenze se in ballo c’è la probabilità di incidenti che possono coinvolgere gli spettatori. Spero che gli organi competenti ne prendano atto, ne verifichino i contenuti ed agiscano di conseguenza. In alcun modo ci si può esporre ad un rischio grave durante la visione di un evento sportivo di qualsiasi genere. Spero altresì, qualora l’esposto si dimostri privo di fondamento, che l’associazione ne risponda nelle stessi sedi in risarcimento al danno di immagine agli organizzatori e alle istituzioni che hanno concesso l’agibilità. Giusto per fare un parallelo con la più famosa gara sportiva del nostro territorio, non mi sembra di ricordare (forse perchè poco pubblicizzati) esposti sulla sicurezza per le gare del rally ossolano! Eppure il successo di ogni edizione è assicurato e presenta gli stessi tre temi degli off-shore: potrebbe non essere sicuro per chi assiste allo show, sicuramente non è esente da fini di lucro e certamente inquina, di poco ma sicuramente oltre il normale traffico automobilistico delle valli. Chi contesta il fattore economico non ha ben chiaro come la nostra società si è evoluta e come il progresso ha avuto e avrà un suo prezzo sulla Natura: fattore che è a volte palese a volte implicito in ogni attività umana perché sui ritorni, economici e assimilati tali (d’immagine ad esempio), nessuno rinuncia. Ed è chiaro che potenziare la rete sentieristica del Mottarone fine a se stessa non avrebbe alcun senso se non legato ad un ritorno economico di un turismo, magari meno invasivo, ma certamente bisognoso di servizi che inquinano e consumano il nostro territorio. E parlando di fattore ambientale, già citato per le gare automobilistiche, sarebbe interessante poter conoscere qual è il contributo di inquinamento imputabile alle decine di imbarcazioni (certamente non elettriche) che solcano le acque antistanti le isole borromee e Stresa , da aprile a settembre di ogni anno, trasportando migliaia di turisti certamente a scopo non onlus. Ogni attività umana presenta inquinamento: imputare alla gare di off-shore la colpa di intorbidire le acque del ns lago sembra strumentale e pretestuoso. Ma perché non cogliere l’occasione di una controverifica: si incarichi l’ARPA dei rilievi, prima/durante/dopo, e con dati alla mano tutto sarà certamente più chiaro, si spera come l’acqua del nostro lago. AleB
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